CAFFè DALLA A-Z
La lavorazione del caffè
LA PIANTA DEL CAFFè
La zona d'origine della pianta del caffè è la regione di Caffa in Etiopia. Alcuni ritengono che il nome derivi proprio da quest'area geografica, altri invece sostengono che l'origine semantica sia la parola araba “qahwa”, che significa vino.
Oggi il maggiore produttore di caffè è il Brasile. Appartenente alla famiglia delle Rubiacee, genere Coffea, racchiude circa 90 specie. Le più importanti per l'economia umana sono tre: Coffea Arabica, Coffea Canephora (detta anche Coffea Robusta) e Coffea Liberica che però è poco utilizzata. Pianta sempreverde, cresce nei paesi fra il Tropico del Cancro e quello del Capricorno. Le piante di caffè possono crescere fino a 10 metri, ma per facilitarne la raccolta vengono potate ad un'altezza di circa due metri. I fiori piccoli e bianchi, sono raggruppati a grappoli ed emanano un intenso profumo vicino a quello del gelsomino. Il frutto, la drupa, simile ad una ciliegia, contiene due semi o "chicchi di caffè".
Dal fiore al chicco
Il più antico e tradizionale sistema di coltivazione del caffè, lo “shade-grown coffee”, è usato sia in India che in parte del Centro America: le piante di caffè crescono all’ombra di altre tipologie, più alte che le riparano dai raggi del sole diretti. In Brasile invece si usa il “metodo intensivo”: estese piantagioni esclusivamente di caffè.