Il caffè in Turchia: la specialità della tradizione

Caffè e territorio

Un luogo magico attraverso cui il caffè è passato per cambiare le abitudini del mondo. La Turchia ha avuto un ruolo importantissimo nella diffusione dell'amata bevanda, quantomeno verso l'Europa. E ciò ha fatto sì che nel Paese, diviso tra mar Nero e Mediterraneo, il caffè sviluppasse caratteristiche tipiche nei metodi di preparazione e di consumo. Come ad esempio il caffè alla turca, dichiarato pochi anni fa dall'Unesco "Patrimonio immateriale dell'Umanità". Un vero simbolo della cultura e della civiltà turca, che affonda le radici in un passato lontano.

Tra Oriente e Occidente: una storia antica

La Turchia è stata un ponte prezioso tra Oriente e Occidente, che ha permesso che la cultura e il sapore del caffè si spingessero oltre il Mediterraneo. Il caffè giunse a Costantinopoli, l'odierna Istanbul, nella prima metà del 1500, sotto il regno del sultano Solimano I. Si dice che, a Costantinopoli, la prima bottega del caffè nacque nel 1544, grazie a due arabi siriani. Fu un luogo di incontro, di cultura, musica, dissertazione filosofica, scacchi. Le caffetterie, così, si diffusero ampiamente a Istanbul nel corso dei decenni. Fino alla loro chiusura, nel 1633, per decreto del sultano Murad IV. Il motivo? Le caffetterie erano luogo di incontro e, secondo il sultano, potevano dunque ospitare raduni sovversivi di cospiratori. Una minaccia per l'impero. Fu allora che i commercianti di caffè spostarono i loro interessi altrove, grazie agli scambi commerciali soprattutto con i mercanti veneziani. In questo modo, il caffè e il suo culto presero piede e si diffusero rapidamente in Europa e nelle sue principali città.

Il caffè alla turca 

Il caffè turco (Türk Kahvesi), denso e robusto, è una delle bevande a base di caffè e dei metodi di estrazione più antichi. Esso è principalmente diffuso in Turchia, nella penisola balcanica, in Medio Oriente e nel Caucaso. La sua preparazione avviene secondo un preciso procedimento. La polvere di caffè, macinata  finemente, viene messa insieme all'acqua (ed eventualmente lo zucchero) in un particolare bricco di rame o ottone dal manico allungato. Questo bricco prende il nome di cevze. L'acqua viene fatta bollire a lungo, poi il cevze viene tolto dal fuoco e il caffè viene servito in tazzine e piattini eleganti. I sedimenti di caffè, una volta versato, si depositano lentamente sul fondo, quindi prima di bere bisogna far decantare per qualche minuto la bevanda. A seconda delle tradizioni, poi, possono anche essere aggiunte spezie varie, come il cardamomo. 

Ritualità e tradizione

Il caffè alla turca è legato, come detto, a una antica tradizione che richiama le atmosfere e la magia della cultura e dell'ospitalità mediorientali. Nella tradizione turca, le forme che i sedimenti di caffè creano depositandosi sul fondo ispirano la caffeomanzia, la lettura e interpretazione dei fondi di caffè. Nella cultura dell'antico regno ottomano, il caffè è diventato simbolo di momenti solenni, come gli accordi commerciali, i riti religiosi e soprattutto i matrimoni. In occasione dei matrimoni tradizionali, infatti, esiste una usanza, articolata in più fasi con il caffè protagonista. In una di queste fasi, la futura sposa deve preparare un caffè allo sposo e ai suoi genitori. La bravura della ragazza nel preparare il caffè è ritenuta decisiva nella scelta di acconsentire al matrimonio. Anche lo sposo viene valutato: la sposa, infatti, mette del sale nel caffè dell'aspirante consorte. In questo modo, se il giovane non fa rimostranze, si può certificarne la pazienza e la mitezza. Al caffè alla turca, inoltre, è stata dedicata una sezione apposita nel Museo delle arti turche di Istanbul.

Il caffè in Turchia, dunque, è un concentrato di sapore, riti, gesti, suggestioni che profumano di storia e di magia.

Domenica Lunedi Martedì Mercoledì Giovedi Venerdì Sabato Gennaio Febbraio Marzo Aprile Può Giugno luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre