Angelo Moriondo, l'uomo che ha cambiato il modo di bere caffè

Chicche di caffè

Quando siamo di corsa e andiamo al bar per bere un caffè "al volo", spesso non ci rendiamo conto di quanta storia ci sia dietro questa nostra abitudine. Vediamo la macchina del caffè, ne riconosciamo la sagoma, i rumori, potremmo ripetere a memoria i movimenti del barista nel suo rito quotidiano. Alla fine proviamo sempre la sensazione lieta di vedere sgorgare in pochi istanti il caffè, che si tuffa, ancora fumante, nella tazzina, pronto per essere gustato. Tutto apparentemente semplice e normale. Eppure, dietro tutto ciò, ci sono lo studio, l'acume, la genialità di un uomo, un italiano, che ha rivoluzionato il modo di bere caffè.

Chi era Angelo Moriondo 

Parliamo di Angelo Moriondo, imprenditore e inventore torinese che, il 16 maggio 1884, brevettò la prima macchina da caffè espresso moderna. Invenzione che venne poi presentata, lo stesso anno, all'Expo di Torino. Moriondo apparteneva a una famiglia di imprenditori. Il nonno aveva fondato un'azienda di liquori; il padre, insieme ad altri familiari, aveva creato la celebre azienda di cioccolato “Moriondo e Gariglio”. Lo stesso Angelo Moriondo divenne imprenditore e acquistò due locali: il Grand-Hotel Ligure, in Piazza Carlo Felice, e l’American Bar, nella Galleria Nazionale di via Roma. Egli comprese che, pur amando il caffè, i clienti avevano poco tempo e poca pazienza e le attese per la preparazione della bevanda creavano insofferenza. Fu così che Angelo Moriondo iniziò a pensare alla sua invenzione, che all'Expo 1884 gli valse la medaglia di bronzo e tante valutazioni positive.

La celebrazione di Google 

Il 6 giugno scorso, in occasione del 171esimo anniversario della sua nascita, anche Google ha voluto ricordare l'imprenditore torinese. Lo ha fatto dedicandogli il doodle di giornata. Il comunicato che accompagnava il doodle raccontava la storia di Moriondo e della sua rivoluzionaria invenzione. E si concludeva così: "Buon 171esimo compleanno, Angelo Moriondo. Oggi gli amanti del caffè sorseggiano in omaggio al padrino delle macchine da caffè espresso". Un bel messaggio, che rende onore a un talento italiano e all'Italia e che, in quanto italiani, ci rende orgogliosi.

Un cambiamento epocale

La macchina di Moriondo ha cambiato un'epoca, le abitudini, le dinamiche quotidiane. Si è coniugato l'amore per questa bevanda con le esigenze di rapidità che riguardano soprattutto chi lavora e non vuole ugualmente rinunciare all'immancabile caffè al bar. La macchina consisteva in una grande caldaia che spingeva l'acqua riscaldata attraverso un letto di fondi di caffè, con una seconda caldaia che produceva vapore e faceva lampeggiare il letto di caffè, completando l'infusione. Non era elegante nella forma, ma era straordinariamente efficace. Moriondo ha poi continuato a perfezionare e brevettare la sua invenzione negli anni successivi.

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