Etiopia, la patria del caffè 

Caffè e territorio

La magia delle origini, di un luogo dal quale deriva la pianta che ha dato vita alla bevanda più diffusa e amata al mondo. L'Etiopia è una madre generosa, il Paese africano nella cui area occidentale la specie nota come Coffea Arabica cresce spontaneamente. L'Etiopia è il quinto produttore mondiale di caffè (384.000 tonnellate all'anno), ma soprattutto un luogo nel quale questa antica bevanda è protagonista di un rito antichissimo. Pensare al paese etiope significa riempire la mente di una impareggiabile magia. Vuol dire immaginare la scoperta originaria del caffè, respirarne il mito e godere del meraviglioso cerimoniale con cui il caffè viene preparato e offerto.

La cerimonia del caffè: la preparazione  

La cerimonia del caffè, in Etiopia, è un momento di grande importanza. Un rituale che coinvolge familiari e vicini. Qualcosa che celebra una festa o una pausa dalla vita quotidiana. Ha una durata piuttosto lunga, circa mezza giornata, e prevede tre giri di caffè a persona. La preparazione inizia con la tostatura dei chicchi ancora verdi su un fornelletto o braciere. Dopodiché si passa alla macinatura, attraverso un mortaio di legno e un pestello. Una volta macinato, il caffè viene messo in un contenitore, un vaso in ceramica adatto alla bollitura, chiamato "jebena". La jebena ha una struttura sferica, un collo alto, un beccuccio sottile e un manico. Quando il caffè bolle, viene trasferito in un altro contenitore o in una tazza per essere raffreddato. Quindi, una volta raffreddato, si rimette nella jebena.

La cerimonia del caffè: il servizio 

Appena è pronto, il caffè viene servito seguendo un preciso rituale. La padrona di casa lo versa in tazzine senza manico, fino a riempirle del tutto. Nel versare il caffè, inclina lentamente la caffettiera per evitare che i fondi di caffè finiscano nella tazza. Talvolta usa un filtro di crine o di diverso materiale. Il caffè viene servito tre volte per ciascun ospite. Il primo giro si chiama Awel, in tigrino, il secondo kale'i e il terzo bereka (benedetto). Dopo il terzo caffè la cerimonia si conclude. Un rito seducente che ci conduce nella tradizione più profonda di un territorio che è all'origine di tutto. 

Le origini etiopi del caffè: etimologia e leggenda 

La pianta del caffè, infatti, proviene dalla regione di Caffa, in Etiopia. C'è chi sostiene che il caffè prenda il nome proprio da questa regione. Da qui derivano anche le leggende che la tradizione popolare ci tramanda. La più affascinante è quella che racconta di un incendio che aveva colpito una collina nella quale crescevano spontaneamente delle piante di caffè. Una volta domato l'incendio, gli abitanti si accorsero di un buonissimo profumo che proveniva dai chicchi bruciati. Così iniziarono a tostare i chicchi e ne ricavarono una bevanda molto apprezzata. Al di là del mito, però, la verità è che, in principio, dalla pianta non si derivava una bevanda ma un alimento. Una sorta di pane composto dai semi frantumati e impastati con grasso e sale. Solo attorno al XIV secolo si iniziò a tostare il caffè. 

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