Il Vietnam e la tradizione del caffè 

Caffè e territorio

Nell'immaginario collettivo, quando si pensa al caffè vengono subito in mente l'Etiopia o il Brasile o altre aree del sud e del centro America. Al limite, concentrandosi più sul consumo, alla maggior parte verrebbero in mente l'Italia oppure i Paesi del nord Europa, la Turchia o gli USA. Insomma, in pochi penserebbero al Vietnam. Eppure il Vietnam è una nazione fondamentale per quel che riguarda la produzione, oltre a mostrare un rapporto particolare con il caffè e il suo consumo. Un rapporto che propone riti, luoghi, tipologie e varianti tipiche, che rendono il caffè vietnamita uno dei più buoni al mondo. 

Il secondo produttore mondiale di caffè 

Il Vietnam è il secondo più importante produttore di caffè al mondo. Le prime coltivazioni in territorio vietnamita vengono introdotte nella seconda metà del XIX secolo, precisamente attorno al 1860. Un evento che si deve a un gruppo di missionari francesi. È solo dal 1990 in poi, però, che la produzione cresce fino a rendere questo Paese asiatico una potenza mondiale per il caffè. Il Vietnam produce oggi il 18,9% del caffè nel mondo, piazzandosi secondo dietro il Brasile, ma guadagnandosi il primo posto in un'altra classifica. Esso, infatti, è leader mondiale nella produzione della qualità Robusta, con il 39,1% della produzione globale. Cifre importanti, che testimoniano una crescita incredibile e costante in appena 3 decenni.

Il caffè vietnamita 

Il caffè vietnamita è caratterizzato da un sapore molto intenso e concentrato. In Vietnam la qualità utilizzata è essenzialmente la Robusta, che è più amara e forte. Caratteristiche che dipendono anche dalla tostatura e dalla preparazione. La tostatura, infatti, avviene con l'utilizzo di burro e cacao o zucchero e ciò esalta alcune note aromatiche (cioccolato e mandorle). Il caffè macinato viene poi filtrato con un filtro metallico (Phin) direttamente nella tazzina. Il caffè in Vietnam viene infatti servito in una tazza coperta da un disco e un cilindro di metallo, che filtra la polvere macinata. Goccia dopo goccia la tazza viene riempita dalla bevanda. Un'attesa di circa dieci minuti, per poi godersi il cosiddetto ca phe phin dal sapore molto forte. Un sapore che può essere addolcito grazie ad alcune varianti. 

Tante varianti gustose 

Innanzitutto il bac xiu o il ca phe nau, con l'aggiunta di latte condensato e ghiaccio. Il bac xiu si differenzia dal ca phe nau perché contiene una maggiore percentuale di latte condensato. Il caffè forse più tipico è però il ca phe trung, preparato montando tuorlo d'uovo, zucchero e latte condensato. Poi c'è il ca phe sua chua, composto invece da caffè e yogurt. Altra variante tipica è il ca phe dua, caffè mescolato con il latte di cocco, da servire caldo o freddo con molto ghiaccio. Se volete un semplice caffè con ghiaccio, dovete chiedere il ca phe da. Se invece lo desiderate senza zucchero, ricordatevi di chiedere un ca phe den.

Il rito del caffè in Vietnam 

In Vietnam, soprattutto in alcune zone, il caffè viene servito insieme a una tazza di tè. Quello del caffè, in tutto il Paese, è un rito paziente, un momento da vivere con il massimo relax. Niente consumo "al volo", anche per via della preparazione della bevanda, che non avviene con macchine elettriche e che ha bisogno del suo tempo. In Vietnam, il caffè si consuma per strada, grazie ai venditori ambulanti con le loro sedie di plastica, o nei ristoranti e nelle caffetterie. Sono tantissime le caffetterie in cui sedersi per ordinare un ottimo caffè. Importante è godersi la lentezza del rito, abbandonare ogni frenesia. Attendere i dieci o venti minuti che servono per la preparazione e il filtraggio del caffè. Spesso le caffetterie sono immerse nel verde, tra giardini e ruscelli, con panorami bellissimi e ritempranti. Luoghi in cui leggere, giocare a scacchi, chiacchierare, godendosi la vista e l'attesa, prima di sorseggiare l'amata bevanda.

Forte, amaro oppure dolce, caldo oppure freddo: in qualsiasi modo lo si gusti, in Vietnam il caffè è soprattutto un momento d'aromatica e irrinunciabile pausa.

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