Il Brasile, primo produttore mondiale di caffè

Caffè e territorio

Se si chiede a una persona qualsiasi qual è il Paese di origine del caffè, quasi sicuramente risponderà che si tratta del Brasile. Una risposta errata, certo, ma in qualche modo giustificata dal fatto che il Brasile è il maggior produttore mondiale di caffè verde. Nel Paese carioca le coltivazioni sono diffusissime e danno origine a un caffè eccellente e con caratteristiche specifiche, legate anche alle condizioni climatiche e alla tipologia di terreno. Il caffè brasiliano viene esportato in tutto il mondo (circa il 35% del caffè venduto proviene dal Brasile). Il paese carioca, infatti, produce annualmente circa 55 milioni di sacchi (un totale di 3,3 milioni di tonnellate). 

Il caffè e il Brasile: le origini 

Quello tra il Brasile e il caffè è un connubio che affonda le sue radici nel tempo. A differenza di quanto si possa immaginare, il caffè giunse in terra brasiliana solo nella prima metà del Settecento. Fu in seguito al colonialismo europeo, infatti, che la Coffea venne importata in Brasile. I primi chicchi di caffè arrivarono nel 1727, grazie al sergente portoghese Francisco de Mello Palheta che piantò il primo cespuglio nell'attuale stato di Parà. Si racconta che il sergente si recò per una missione diplomatica nella Guyana francese, dove i chicchi erano presenti ma non venivano esportati per volontà del governatore. Il diplomatico in visita riuscì a sedurre la moglie del governatore, la quale gli donò un sacchetto con alcuni chicchi di caffè. Fu così che la Coffea arrivò in Brasile, diventando in poco tempo il più importante prodotto brasiliano per l'esportazione. Alla fine dell'Ottocento, infatti, il caffè era l'elemento più importante per l'economia del Paese, con circa il 75% della produzione mondiale proveniente dal Paese brasiliano. Il Brasile è stato inoltre uno dei primi paesi dell'America Latina a tostare i chicchi di caffè su larga scala.

Il consumo di caffè in Brasile

I brasiliani, però, non sono solo dei produttori, ma anche dei grandi consumatori di caffè. Nella nazione carioca il rito del caffè è quotidiano, anche se nelle ultime classifiche il Brasile si colloca al 14° posto al mondo per consumo di questa straordinaria bevanda. Il consumo annuo pro capite, infatti, è di 5,8 kg di caffè torrefatto e macinato. La quantità di caffè consumata varia a seconda dell'età, con una prevalenza da parte degli ultracinquantenni. 

Il Cafezinho e le tipicità brasiliane

Il caffè brasiliano ha caratteristiche uniche. In virtù del clima e del terreno, esso ha una bassa acidità, l'espresso è più mite, ha un aroma delicato e pregiato. Il sapore ha sfumature più dolci e note di cioccolato, caramello e frutta secca. Il Cafezinho brasiliano, letteralmente "caffè piccolo", è molto forte, viene servito nero, ma può essere variato aggiungendo una certa quantità di zucchero. O anche panna o latte. Esiste anche una variante alcolica. Una bevanda al caffè, a strati, con crema di whiskey (esempio: Baileys), latte, caffè, cacao amaro in polvere e zucchero.

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