Caffè e sostenibilità

Anche al mondo del caffè si richiede sostenibilità. Minore impatto ambientale, equità, diritti: ecco l'impegno di Caffè Barbera per un futuro sostenibile.
Ormai è noto che, una svolta green verso un mondo sostenibile che riduca l’impatto delle attività umane sull’ambiente, non è più rinviabile. Il dibattito sulla sostenibilità coinvolge numerosi settori produttivi che, da tempo, hanno iniziato ad agire per ottenere quei piccoli cambiamenti necessari a realizzare una transizione green. Un obiettivo che sarebbe importante raggiungere soprattutto per il bene delle generazioni future.
L’impatto del caffè sull’ambiente
Anche il mondo del caffè è chiamato a fare la sua parte per perseguire l’obiettivo di una svolta “verde” e sostenibile. Anche il caffè, infatti, può avere un impatto negativo, sia per quel che riguarda la produzione, sia per quel che riguarda il consumo. Nel primo caso, l’impatto negativo riguarda le coltivazioni e lo sfruttamento intensivo del territorio e delle risorse (con il ricorso abbondante ai pesticidi). Ma riguarda anche lo sfruttamento del lavoro. Nel secondo caso, l’impatto negativo si riferisce ai materiali con i quali sono realizzati i prodotti (capsule, packaging, ecc.), che tirano in ballo la questione del riciclo dei rifiuti.
Verso soluzioni green
Il dibattito sulla sostenibilità di produzioni e prodotti legati al caffè ha spinto così il settore a cercare soluzioni. Innanzitutto, sul piano della produzione, sono molte le aziende che hanno modificato i comportamenti di acquisto, scegliendo produzioni che rispettano ambiente, territorio e lavoratori. Sempre più attenzione è stata inoltre rivolta al packaging, a prodotti che possano essere recuperati attraverso il riciclo dei rifiuti (inclusa la polvere di caffè), a campagne di sensibilizzazione e informazione. Anche alcuni designer hanno utilizzato la loro creatività in ottica green: è il caso del singaporiano Eason Chow, che ha inventato delle capsule di zucchero al 100% biodegradabili.
Caffè Barbera e la sostenibilità sociale
Caffè Barbera da tempo si occupa di sostenibilità, sotto tutti i punti di vista. A cominciare dall’acquisto del caffè, che avviene in maniera equa e solidale, attraverso l’associazione CSC della quale Barbera fa parte. Il caffè viene dunque comprato solo da produttori che abbiano requisiti di solidità e garantiscano qualità dei processi produttivi e degli stabilimenti, oltre che il rispetto dei diritti dei lavoratori. Per questo, Caffè Barbera si è occupata e si occupa di aiutare i territori di origine della produzione. L’azienda messinese, attraverso CSC, ha infatti investito nella realizzazione (in India e in Etiopia) di scuole di prima infanzia e ospedali.
Caffè Barbera e la sostenibilità ambientale
Per quel che riguarda il rispetto dell’ambiente, si è scelto di dotarsi di impianti fotovoltaici, che arrivano a coprire il 30% del consumo dell’azienda, e di utilizzare, laddove è possibile, imballaggi di carta senza alluminio. Imballaggi che, dunque, sono al 100% riciclabili. E ancora, per le cialde e le capsule si è scelto di usare materiale compostabile, quindi smaltibile nell’umido. Inoltre, Barbera sta seguendo gli sviluppi della ricerca per provare a realizzare confezioni di caffè in grani da 1 kg senza alluminio all’interno e completamente riciclabili. Per concludere, l’azienda è impegnata anche nel riutilizzo agricolo degli scarti del caffè, come la pula.
Anche il mondo del caffè e le aziende del settore, come Caffè Barbera, si muovono pertanto in direzione di un futuro sempre più sostenibile sotto molti aspetti. Una scelta che guarda avanti, come Caffè Barbera è abituata a fare da 151 anni.