Sviluppare le tue foto? Prova con il caffè
La fotografia è una delle forme d'arte più amate e affascinanti. Ci sono foto che hanno segnato epoche, immortalando momenti storici irripetibili. Sono tantissimi nel mondo gli appassionati di fotografia, tantissime le persone che scattano per fissare nel tempo i propri ricordi. Nell'epoca del digitale, però, molti appassionati sono rimasti fedeli alle macchine fotografiche analogiche, quelle con il rullino e la pellicola da sviluppare. Un procedimento che passa dalla cosiddetta camera oscura e che richiede pazienza e precisione. Il caffè, altra grande passione diffusa nel mondo, può essere molto d'aiuto in questo procedimento. E non solo come bevanda da sorseggiare mentre si lavora allo sviluppo, per tenersi svegli o semplicemente per una gustosa compagnia. In camera oscura il caffè può essere molto più utile come elemento per sviluppare la pellicola fotografica.
Lo sviluppo fotografico...con il caffè
Esiste infatti un metodo di sviluppo, più sostenibile e naturale, basato sul caffè. Questo metodo alternativo si chiama Caffenol ed è nato nel 1995 a New York durante un esperimento. A eseguirlo fu la classe di Tecnica fotografica del professor Scott A. Williams presso il Rochester Institute of Technology. L'obiettivo era quello di ideare uno sviluppo per pellicole fotografiche interamente composto da ingredienti di uso domestico. La formula iniziale comprendeva caffè, carbonato di sodio e idrossido di potassio. Successivamente fu migliorata con l’aggiunta di acido ascorbico (la vitamina C) che riduce i tempi di sviluppo e funziona meglio come anti-alone.
Tante ricette ma un solo tipo di caffè
Esistono tante versioni per eseguire questo metodo, ma su un punto tutte convergono: va utilizzato solo il caffè solubile non decaffeinato. Questo perché per lo sviluppo sono utili i polifenoli contenuti nel caffè. Per il resto, al di là delle differenze, serviranno acqua, carbonato di sodio, acido ascorbico (vitamina C) e un liquido di fissaggio. Oltre a ciò, naturalmente, ci vuole il tank in cui inserire la pellicola e la soluzione creata per lo sviluppo.
Il metodo Caffenol
Tra le tante disponibili abbiamo scelto una "ricetta" che prevede: una soluzione A composta da 54 g di carbonato di sodio e 300 ml di acqua; una soluzione B composta da 16 g di acido ascorbico e 40 g di caffè solubile. Le soluzioni vanno mescolate in un unico recipiente fino a quando i cristalli non siano completamente sciolti. Una volta pronta la soluzione e inserito il rullino nel tank, la soluzione va versata all'interno. A questo punto il tank va agitato dolcemente, capovolgendolo lentamente, per 3-4 volte al minuto per circa 15-20 minuti. Dopodiché il tank va svuotato e risciacquato più volte con acqua fino a eliminare i residui di caffè. A questo punto va inserito il liquido di fissaggio e il tank va agitato per 30 secondi consecutivamente e poi 4 volte ogni 15 secondi per 2 minuti e mezzo. Poi va di nuovo svuotato, riempito d'acqua più volte, agitato e ancora svuotato. Poi va riempito di acqua, con aggiunta di un po' di sapone neutro, agitato qualche volta e svuotato definitivamente. Finito questo passaggio, il tank e la spirale possono essere aperti e la pellicola tirata fuori e stesa. Si consiglia di passare un dito sulla pellicola per far scendere l'acqua residua.
Sviluppo al caffè: quali vantaggi?
Lo sviluppo al caffè presenta alcuni vantaggi importanti. Primo fra tutti, la sua sostenibilità. Utilizzando un ingrediente naturale come il caffè, non ci sono problemi di smaltimento della soluzione di sviluppo (che di solito è inquinante). Inoltre, c'è un vantaggio economico, perché i costi per lo sviluppo sono più bassi. A ciò si aggiunga il risultato finale, con le foto che hanno una tonalità più calda e, infine, il buon odore di caffè in camera oscura. Sicuramente più piacevole di quello delle soluzioni chimiche non naturali. Insomma, tanti punti a favore del caffè, anche nella fotografia.